Alta Via Del Caffaro

Un viaggio su un alta via permette di poter riscoprire un rapporto con la natura che al giorno d’oggi troppo spesso è stato dimenticato. Ovviamente non è un distacco completo dal mondo moderno ma ci consente di allontanarci in modo sostanziale dal caos di tutti i giorni. Tra le varie alte vie più o meno conosciute e frequentate è nata la Alta Via del Caffaro creata dal Cai di Bagolino attorno al bacino idrografico del fiume omonimo che nasce dal Monte Blumone per finire la sua corsa nel Fiume Chiese.
Pur essendo una zona topograficamente relativamente piccola l’alta via si sviluppa su una lunghezza di 80 km seguendo in pratica lo spartiacque che divide la Valle del Caffaro dalle valli limitrofe trentine (Valle del Chiese, Valli Giudicarie) e bresciane (Valle Camonica, Val Trompia e Valle Sabbia) su un percorso circolare.
Il tracciato si snoda su sentieri inizialmente immersi tra boschi per proseguire su alpeggi fino ad arrivare a calcare sfasciumi di granito tipici delle alte quote. 
Anche la storia fa da sfondo, la Grande Guerra ha lasciato tracce con le numerose casermette (in particolar modo nella zona del Cornone del Blumone) con i solchi delle trincee e con fortificazioni piuttosto vaste come il Forte di Cima dell’Ora.
Non da meno è la natura che si ritaglia un ruolo da protagonista difatti l’Alta Via percorre parte del Parco dell’Adamello e della riserva naturale Oasi del Baremone, e non di rado di possono osservare camosci, stambecchi, cervi, caprioli oltre a marmotte ed aquile.
La scelta di percorrere una alta via spesso sembra più indicata ai più esperti ma in questo caso anche chi ha meno esperienza su questa tipologia di percorsi può intraprendere il percorso senza timore difatti i diversi punti di appoggio del fondo valle sono facilmente raggiungibili grazie a numerose vie di discesa. Tutto ciò permette anche di completare il periplo in tappe brevi soggiornando in alloggi presenti dal fondo fino alla testa della valle.
L’itinerario parte idealmente dallo storico borgo di Bagolino per concludersi dopo quattro tappe nello stesso punto di partenza, l’intero percorso è marcato da una apposita tabella segnavia ove è indicata la denominazione “Alta Via Caffaro”

Primo giorno: Bagolino - Passo di Bruffione
Lunghezza: 16,5 km
Tempo di percorrenza: 7 ore
Dislivello salita: 1850 m
Dislivello discesa: 450 m


Dal sagrato della chiesa di San Giorgio che domina l’abitato di Bagolino si procede dapprima su una strada asfaltata che dopo aver attraversato ampi pascoli prosegue lungo il sentiero 408 fino al monte Carena (1953 m). Il percorso attraversa prati e boschi delle località Colegna, Fontana e Malga Valalusso. Si prosegue quindi per il sentiero 410 che tracciato nella sostanza sul crinale che divide la Valle del Caffaro dalla Valle del Chiese, toccando la sommità del Monte Telegrafo ( 2151 m) e attraversando i pascoli delle malghe di Valbona, Raissa e Cornelle fino a raggiungere il Passo delle Cornelle. In questo particolare tratto lo sguardo può passare dalle rive del Lago di Garda alle guglie del Brenta in un instante e nelle limpide giornate si può intravedere il profilo degli Appenini. Al passo si ridiscende a sinistra la conca seguendo sempre il sentiero 410 che si per un tratto calca una vecchia strada militare fino al Passo di Brealone dopo il quale si giunge in breve al passo di Bruffione (2143 m) dove e’ possibile pernottare presso il Bivacco. 
La prima tappa è l’unica nella quale bisogna avere una piena autonomia non essendoci sul percorso alcun punto di ristoro. Il pernottamento essendo in bivacco è necessario avere con se tutto il necessario. Per poter soggiornare presso una struttura attrezzata è necessario scendere fino alla piana del Gaver. 
Le vie di discesa più accessibili sono dal Passo delle Cornelle all’abitato di Valle Dorizzo (2 ore) o dal Passo del Bruffione al Gaver (2 ore)


Secondo giorno: Passo di Bruffione - Lago della Vacca
Lunghezza: 20 km
Tempo di percorrenza: 7-8 ore
Dislivello salita: 1700 m
Dislivello discesa: 1500 m


Dal passo di Bruffione si scende verso la Piana di Bruffione seguendo il sentiero 414. Poco prima del pianoro si segue sulla destra una strada sterrata che porta alla malga Casaole. Si prosegue quindi lungo il sentiero 401 che risale il Monte Boia (2582 m) che si raggiunge salendo dalla cresta sud. Dalla cima del Monte Boia si segue la cresta in direzione nord fino a giungere al Passo Boia e dopo una breve discesa ci si riporta sul sentiero 401 che conduce alla cima del Monte Bruffione (2664 m). Poco sotto la cima si devia a sinistra e in pochi minuti si giunge al passo Diciotto (2567 m). Da qui si segue il sentiero 35 che attraversa la valle del lago Nero fino al passo Serosine (2428 m) e da qui, lungo una strada militare, giunge al casinello del Blumone. Si prosegue quindi per il sentiero 26-246 fino al Passo Termine (2335 m) e quindi con il sentiero 32 fino all‘incrocio con il sentiero 1 (Alta Via dell‘Adamello). Si segue ora il sentiero 1, in direzione sud, che attraverso il passo del Blumone porta al lago della Vacca. Il tratto che dal Monte Boia porta al Passo Serosine e è nella pratica un lunga balconata che percorre uno spettacolare spartiacque. Sempre presente negli occhi il gruppo dell’Adamello dal Caré Alto alla Cima Adamello ma si può scorgere anche il Monte Rosa o la sagoma del Bernina.
Ma come già detto in fase di presentazione qui a fare da padrona è la storia della Grande Guerra con le numerose costruzioni del tempo in particolare esse sono numerose nella conca che porta al Passo Termine e poco oltre. Possibilità di pernottamento e ristoro presso il rifugio Tita Secchi (tel 0365903001), aperto da giugno a ottobre. Le vie di discesa portano tutte verso la piana del Gaver raggiungibile dal Monte Bruffione (2 ore) e dal Casinello del Blumone (2 ore). Anche per questa tappa è necessaria una piena autonomia in quanto il primo punto di ristoro è alla conclusione del tragitto. Nelle successive saranno presenti punti di ristoro sul percorso.


Terzo giorno: Lago della Vacca - Passo Maniva
Lunghezza: 23,5 km
Tempo di percorrenza: 7-8 ore
Dislivello salita: 1300 m
Dislivello discesa: 2000 m


Dal lago della Vacca si percorre il sentiero n°1 in direzione del Passo della Vacca e successivamentel verso il Passo di Val Fredda. Seguendo le indicazioni per il Monte Frerone si imbocca quindi il sentiero 38 in direzione del rifugio Gheza, dopo un breve tratto si arriva al passo presso il quale si devia a sinistra lungo il crinale che porta alla cima del Monte Frerone (2673 m). La ripida salita è ripagata dalla spettacolare vista a 360 gradi che questa sommità permette di avere grazie al fatto che si trova in una posizione isolata. La seguente discesa raggiunge il passo di Val Fredda dal quale si riprende il sentiero n°1 fino poco oltre il monte Mattoni (l’itinerario alla cima del Monte Frerone è consigliato ai soli escursionisti esperti - in alternativa è possibile proseguire lungo il sentiero n°1 fino al passo di Val Fredda). 
Il tracciato segue un vecchio sentiero senza numerazione un sul bel crinale panoramico posto sopra la malga Bazena fino al Passo di Crocedomini (1892 m) dove c’è la possibilità di ristorarsi e pernottare presso l’ omonimo rifugio.
Subito oltre il parcheggio del rifugio, seguendo le indicazioni per la Grapa di Vaia, si risale fino a giungere ad alcuni resti di postazioni militari della Prima Guerra Mondiale, ben indicati da apposita segnaletica da qui per facili saliscendi si giunge nella Valle di Rondenino, passando sopra le malghe di Rondenino di Fondo e di Mezzo e malga Mignolino. 
Alla testa della vallata si incrocia il sentiero 428 che si segue in direzione sud verso la Grapa di Vaia (2114 m). Subito oltre la piccola santella, si segue l’indicazione per Dasdana seguendo prima una strada militare e quindi una mulattiera che scende alla malga Busa di Dasdana (1812 m) da dove il sentiero 420 e successivamente 421 porta al Passo Maniva.
Con questa tappa si lasciano alle spalle i graniti dell’Adamello per rincontrare gli ampi pascoli a cavallo tra le valli del Caffaro della Valle Camonica e della Valle Trompia. Spettacolari i salti dei corsi d’acqua e i laghetti che si incontrano sulla via che danno al cammino un piacevole senso di tranquillità.
Al Passo del Maniva vi è la possibilità di pernottare presso l’Albergo Ristorante “Da Ettore e Rosa” (tel. 030927642) o all’hotel Locanda Bonardi (0309220911). Le vie di discesa sono numerose in quanto la Strada Statale 345 Tre Valli che collega il Passo Maniva al Passo di Croce Domini è facilmente raggiungibile da molti punti del percorso.

Quarto giorno: Giogo del Maniva - Bagolino 
Lunghezza: 19 km
Tempo di percorrenza: 5-6 ore
Dislivello salita: 600 m
Dislivello discesa: 1500 m

L’ultima tappa è un tuffo nel verde delle prealpi, dal Passo del Maniva, si segue la strada in direzione del Passo Baremone fino a giungere poco sopra al Passo delle Portole, questo tratto è uno splendido balcone sulla alta Valle Trompia. Seguendo le indicazioni per il Passo Berga e Passo Baremone. Da qui si prosegue lungo il sentiero 427 lungo un crinale che porta poco sotto il Rifugio Rosa al Baremone (possibilità di pernottamento e ristoro). Si sale ora per un breve tratto lungo il sentiero 404 fino al passo Baremone e si prosegue quindi per il sentiero 432. Deviazione quasi obbligata è quella che in pochi minuti porta all’imponente Forte di Cima Ora dal tetto del quale lo sguardo avvolge un grandioso orizzonte. Ripreso il sentiero 432 si scende lungo un sentiero a picco sul Lago d’Idro fino a che poco prima della cascina alle Pozze, si devia a sinistra per il sentiero 405 che attraversa la valle di Levras per giungere quindi al ponte di Romanterra. Da qui, una vecchia strada conduce in breve al centro abitato di Bagolino. Unico punto di ristoro presso il Rifugio Rosa presso il Passo del Baremone. Le vie di discesa sono molto intuitive in quanto la strada che collega il Passo del Maniva al Passo del Baremone è nei pressi del sentiero.

Punti di ristoro e alloggi sul percorso
Rifugio Tita Secchi (Lago della Vacca)
Tel 0365.903001
Rifugio Croce Domini
Tel 0364310425 - 3475513358 
Albergo Rosa Ettore (Passo Maniva)
Tel 030927642 
Albergo Bonardi (Passo Maniva)
Tel 030 922 0911
Rifugio Rosa (Passo Baremone)
Tel 0365.809024
Alloggi Bagolino

Tel 0365 99904


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